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Vaccinazioni

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Vaccinazioni

Vaccinarsi. Per determinati tipi di mete di viaggio…

Data la pericolosità di alcune malattie, appare necessariamente indispensabile sottoporvisi…Per altre, è utile soltanto verificare se si è già vaccinati, o se (nel caso di morbillo, parotite, rosolia e varicella) si è già avuta la malattia…
Queste le vaccinazioni obbligatorie:

Vaccinazione anti epatite A

L’epatite A è una malattia del fegato causata da un virus, molto diffuso nel mondo, presente nell’acqua contaminata da liquami. L’infezione è raramente letale dopo i 40 anni.  Sono a rischio di epatite A i viaggiatori diretti in Africa, Asia (tranne Giappone), Centro e Sud America. La prevenzione sta nelle precauzioni generali adottate con cibo e acqua (mangiare solo cibi cotti e caldi; bere bevande imbottigliate o bollite; lavare le mani prima di mangiare) e vaccinandosi, naturalmente.

La vaccinazione è consigliata a chi si reca in paesi a rischio e a chi ha patologie croniche del fegato: una iniezione intramuscolare 20 giorni prima della partenza. La seconda dose va effettuata dopo 6-12 mesi. La durata della protezione è molto lunga; non sono previste dosi di richiamo.

Effetti collaterali: sono generalmente  rari e non gravi (dolenza in sede di iniezione; mal di testa). E’ disponibile anche un vaccino combinato epatite A + B in 3 dosi intramuscolari .

Vaccinazione anti epatite B

L’epatite B è una malattia del fegato per via di un virus trasmesso attraverso contatti con sangue o saliva infetti, rapporti sessuali con portatori cronici del virus; da madre infetta al neonato. Nel 10% dei casi, diventa cronica, con la possibilità nel tempo di un grave danneggiamento per il fegato (cirrosi, cancro del fegato).

La vaccinazione è consigliata  se la permanenza in paesi a rischio è prolungata oppure se si prevedono attività a rischio (rapporti sessuali con sconosciuti). Anche trattamenti sanitari invasivi (chirurgia, trasfusioni, cure dentarie) possono comportare il rischio di infezione. Il vaccino è in 3 dosi al tempo 0, 1, 6 mesi.  E’ disponibile anche un vaccino combinato anti epatite A +  B, con lo stesso calendario vaccinale. Per chi ha poco tempo prima di partire, è possibile effettuare un ciclo abbreviato, di 3 dosi in 21 di giorni.

Effetti collaterali: rari. Possono essere locali (dolore, gonfiore nel sito di iniezione) o generali (cefalea, febbre).

Antitetano – difterite

Grave malattia neurologica (di letalità 10-90%) che colpisce chi ha ferite, anche minime, contaminate da un batterio produttore di tossine (batterio presente sul terreno o in altro luogo).
La vaccinazione, molto efficace, in 3 dosi (con richiami decennali), è utile per tutti i viaggiatori. E’ obbligatoria per i bambini in Italia, dal 1968.
La difterite è una grave malattia ormai pressoché scomparsa in Italia, anche se ancora presente in altri Paesi. La vaccinazione antidifterica si può somministrare unitamente all’antitetanica con lo stesso calendario vaccinale.

Vaccinazione antitifica

Il tifo addominale o febbre tifoidea lo si contrae da cibi o bevande contaminati dalle salmonelle del tifo. Frequente in Centro e Sud America, Africa e Asia, specialmente in India, Indonesia, Nepal, Nuova Guinea, Pakistan. La malattia può essere seria, anche mortale (letalità: 0.4-30%). La prevenzione è data da precauzioni generali nell’alimentazione, nelle bevande da assumere, e con la vaccinazione, naturalmente.

La vaccinazione, da assumere almeno 15 giorni prima di partire, può essere assunta:

  1. Per via orale: 3 capsule contenente germi vivi attenuati; vanno conservate in frigo e si assume una capsula a giorni alterni. Raramente causa effetti collaterali (nausea, vomito, diarrea);  è controindicata in gravidanza, sotto i 3 mesi di età, in caso di problemi immunitari. Non va assunta insieme ad antibiotici ed antimalarici.
  2. Per via intramuscolare: compatibile con trattamenti antibiotici e profilassi antimalarica. Non può essere utilizzato sotto i 5 anni di età. Effetti collaterali di tipo locale sono comuni (gonfiore e dolenzia nella sede della puntura), peraltro transitori.

L’ efficacia protettiva della vaccinazione antitifica non è molto alta (max l’80%). Consigliate rivaccinazioni dopo 1-3 anni.

Vaccinazione antimeningococcica

Grave malattia, talvolta mortale (8-15%) ed invalidante (10-20% dei sopravvissuti presenta danni neurologici permanenti), causata da un batterio che si trasmette per via respiratoria. Nei Paesi dell’Africa Subsahariana  spesso si verificano imponenti epidemie con migliaia di casi e numerosi decessi.

La vaccinazione anti meningococcica è obbligatoria per chi intende recarsi alla Mecca in Arabia Saudita per il pellegrinaggio annuale. E’ raccomandabile per chi si reca in uno dei paesi africani della cosiddetta cintura della meningite: dal Senegal all’Etiopia (Senegal, Gambia, Guinea Bissau, Guinea, Mali, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Niger, Benin, Nigeria, Cameroon, Chad, Repubblica Centroafricana, Sudan, Etiopia, Eritrea, Uganda, Kenya), durante la stagione secca (da novembre a giugno), soprattutto se sono previsti  contatti con le popolazioni locali in luoghi chiusi e affollati. Viene somministrata un’unica dose. L’ efficacia protettiva si estende per 3-5 anni.

Vaccinazione antirabbica

La rabbia è un’infezione virale del sistema nervoso, sempre letale. Può essere presente negli animali in molti paesi del mondo, compresi Europa e Stati Uniti.  L’infezione si trasmette all’uomo tramite morso o graffio di animale infetto (soprattutto cani e gatti).  Raccomandabile, per chi viaggia, non toccare animali. In caso di morso o graffio,  bisogna rivolgersi al più presto presso un ospedale per effettuare, se consigliata, la profilassi antirabbica (somministrazione di vaccino + immunoglobuline). Se l’animale è rintracciabile, e dopo 10 giorni è vivo e sano, è improbabile che sia infetto per rabbia.

La vaccinazione prima di partire è consigliata a chi si reca in paesi dove la rabbia è endemica. Consiste in tre iniezioni intramuscolari, e va effettuata almeno un mese prima di partire. In caso di morso di animale, anche  i vaccinati devono ricevere altre 2 dosi di vaccino (non le immunoglobuline).

Vaccinazione anti TBE

La TBE o encefalite trasmessa da zecche, è una malattia neurologica causata da virus presente nelle zecche o in animali in zone endemiche, localizzate soprattutto in Europa Centrale e Orientale, Asia Centrale e Orientale, fino al Giappone. Si trasmette da puntura di zecca infetta o da latte crudo infetto. Può manifestarsi con forme lievi di tipo influenzale, fino ad arrivare a forme gravi, con problemi neurologici. La letalità della malattia neurologica va dal 2% (in Occidente) al 20% (in Asia e Oriente). La prevenzione si basa sull’evitare le punture di zecca, sulla rimozione precoce di zecche dalla cute, sul consumo di latte solo se pastorizzato e vaccinandosi, naturalmente.

La vaccinazione è consigliata a chi si espone ripetutamente a punture di zecca (es. escursionismo) in zone endemiche, a quote inferiori a 1500 metri. Si effettua in tre dosi da somministrare per via intramuscolare, al tempo 0, dopo 1-3 mesi dalla prima, dopo 5-12 mesi dalla seconda. Sono previsti richiami dopo 3-5 anni.

Controindicazioni: grave allergia alle uova e alle proteine del pollo.

Anti febbre gialla

Obbligatoria (a seconda dello stato epidemiologico del paese da visitare). Bisogna, perciò, assolutamente informarsi prima di partire. In caso di obbligo del vaccino anti febbre gialla, va esibito un certificato internazionale di vaccinazione, rilasciato almeno 10 giorni prima di partire presso le strutture autorizzate dal Ministero della Salute (elenco sul sito www.salute.gov.it). Il certificato vale per 10 anni.

La febbre gialla è una malattia potenzialmente molto grave, spesso mortale (letalità fino al 50%). Alla sua base, un virus trasmesso dalla puntura di zanzara Aedes. Presente in Sud America e nell’Africa sub-Sahariana.
Controindicazioni. L’antifebbre gialla è controindicata in gravidanza, nei bambini al di sotto dei 9 mesi di età, in caso di allergia grave all’uovo, in presenza di importanti deficit immunitari e di malattie del timo.

Vaccinazione antipoliomielite

La poliomielite è una malattia causata dal  virus polio; l’infezione si contrae per via alimentare: può colpire il sistema nervoso e causare paralisi. L’Europa e le Americhe sono libere dalla polio, grazie alla vaccinazione. Esistono ancora casi di polio in Africa (Nigeria e Namibia) e Asia (Afganistan, India, Pakistan). La malattia si previene con le precauzioni generali nel cibo e nelle bevande da assumere, e con la vaccinazione.

La vaccinazione (obbligatoria in Italia dal 1966) è consigliata a chi si reca in paesi ad alto rischio. Per  gli adulti che abbiano già fatto il vaccino, basta un richiamo di vaccino di tipo inattivato (tipo Salk). Chi non ha mai fatto il ciclo vaccinale completo (3-4 dosi) dovrebbe ricevere 3 dosi di vaccino tipo Salk al tempo 0, dopo 1-2 mesi, dopo 6-12 mesi.

Vaccinazione anticolerica

Il colera è una malattia intestinale, causata da un batterio (Vibrio cholerae), che si trasmette per via alimentare;  può determinare diarrea grave e vomito, fino alla disidratazione. I casi di morte sono rari (1%), se la terapia risulta adeguata. Presente soprattutto in Africa e Asia, ma anche in Sud America. La malattia si previene con le precauzioni generali nel cibo e nelle bevande da assumere, e con la vaccinazione.

La vaccinazione è consigliata ai viaggiatori che si recano in paesi ad alto rischio (Africa, Asia), specie se per  lavoro o volontariato. Si assume per via orale in 2 dosi, a distanza di 1 settimana l’una dall’altra (da conservare in frigorifero),  almeno 15 giorni prima della partenza. Riduce il rischio di diarrea del viaggiatore. La protezione è mantenuta per circa due anni.

Effetti collaterali: rari, rappresentati da disturbi gastrointestinali.

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