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Salute in Viaggio

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Salute in Viaggio

KIT DEI FARMACI DA VIAGGIO….

Specie se pianifichiamo un soggiorno in mete esotiche…

Prepariamolo con leggerezza, senza il peso e lo stress di legare anche solo con il pensiero i giorni di relax allo star male, ma come un altro vestito da portare con noi, perchè anche il nostro organismo ha bisogno del proprio abito per stare al meglio nel nuovo luogo che si andrà a scoprire e a vivere. Se non sapete da dove cominciare, date un’occhiata a questa lista, preparata dal Codici– il Centro per i Diritti del Cittadino:

  • Kit da pronto soccorso: termometro, cerotti, disinfettante, l’occorrente per una pronta medicazione e qualche siringa sterile;
  • Pomata contro ematomi e distorsioni;
  • Analgesico (contro il dolore);
  • Antipiretico (contro la febbre);
  • Antibiotico a largo spettro d’azione;
  • Antinfiammatorio;
  • Collirio;
  • Antistaminici ed un cortisonico per gli allergici;
  • Antidiarroico;
  • Repellente contro zanzare ed altri insetti;
  • Farmaco contro mal d’auto, mal di mare, mal d’aria;
  • Crema antiscottature;
  • Se si hanno patologie specifiche, naturalmente alla lista vanno aggiunti i farmaci che normalmente si assumono. Meglio aggiungere una documentazione del proprio stato di salute, con patologia e terapie;
  • Se portiamo bambini con noi, creme solari specifiche, cappelli, e una bottiglia d’acqua sempre a portata di mano, fermenti lattici e sali minerali. I bimbi sono maggiormente a rischio di disidratazione e a colpi di sole.

PROBIOTICI: Prima.. durante….. e dopo il Viaggio

Fanno bene alla pelle, sono utili persino in gravidanza, sono in grado di ridurre la durata del raffreddore e soprattutto, un toccasana per la salute dell’intestino, anche in vacanza.

Cosa sono?
Sono batteri dello stesso tipo di quelli che abitano normalmente il nostro intestino, e che costituiscono la naturale flora “buona” intestinale. Possono comprendere una o più specie (molto spesso del tipo Lactobacilli e/o Bifidobacterium) in associazione con componenti della normale flora intestinale o, meno frequentemente, con lieviti (come il Saccaromyces).

Per l’equilibrio dell’intestino anche in viaggio, è bene assumerli prima, durante e dopo la vacanza. Tanti più batteri buoni si trovano nell’intestino, tanto più difficile sarà per i patogeni l’ insediamento in esso. E durante la vacanza, il rischio che il nostro intestino possa venire compromesso nel suo regolare funzionamento è molto alto. Specie se si visitano Paesi per clima, alimentazione e condizioni igienico-sanitarie lontani dal nostro… La fastidiosissima diarrea del viaggiatore è sempre dietro l’angolo.

Affinchè i batteri buoni possano produrre appieno il loro ausilio è necessario che raggiungano l’intestino vivi ed attivi, per poterlo colonizzare. I preparati commerciali contenenti probiotici possono consistere di uno o più ceppi o generi batterici, e sono disponibili in yogurt o latte fermentato, capsule, polveri liofilizzate. I probiotici, infatti, trovano un habitat ideale nei derivati del latte, quindi normalmente li troviamo nei prodotti lattiero-caseari. La maggior parte dei probiotici sono dei lactobacilli, che perciò fermentano il lattosio (lo zucchero del latte), producendo acido lattico. Nelle farmacie, nei supermercati e nei negozi specializzati si trovano anche farmaci ed alimenti come yogurt, formaggi e latti fermentati, contenenti uno o più probiotici vivi.

ALLERGIA E VACANZA: COPPIA PER NULLA COMPLICE..

Aria, acqua, flora, fauna ed altro da conoscere

Pesce crudo, frutta esotica. Invitanti richiami per il nostro palato e gusto, specie quando si toccano mete dove queste prelibatezze sono di casa, abbondanti e perciò altamente tentatrici…Gli ittici crudi nascondono tuttavia una pericolosa insidia: il parassita Anisakis, che compie il proprio ciclo biologico all’interno dell’organismo di varie specie marine (merluzzo, tonno, acciughe, alici, sgombro, sardine).

L’Anisakiosi è una patologia causata dall’ingestione di pesce crudo o poco cotto infestato da larve di Anisakis, un parassita della classe dei nemotodi (vermi tondi).
Se il pesce viene mangiato crudo o poco cotto e non è stato sopposto a congelamento, il parassita ingerito dall’uomo può provocare seri danni all’organismo. Nei casi meno gravi, il verme si ferma nel primo tratto dell’apparato digerente e viene spesso espulso con un colpo di tosse; se il verme raggiunge invece lo stomaco, l’intestino o altri organi addominali, la patologia può essere risolta solo con un intervento chirurgico.
La frutta esotica come papaya, avocado, ananas e kiwi possiede una somiglianza molecolare con il lattice della gomma, a cui una percentuale significativa della popolazione è allergica. A causa della cross-reattività con il latex, reazioni anafilattiche non sono da sottovalutare…
Niente allarmismi, naturalmente. Chi è di per sé allergico (nel caso di frutta esotica o altra casistica) non deve dimenticare di portare in viaggio i farmaci consigliati dallo specialista allergologo. Per il pesce crudo bisogna semplicemente avere buon senso sul dove e come consumarlo. Informarsi prima di partire del rischio Anisakis nel Paese che si vuol visitare, è già una buona prevenzione.

Le punture/il contatto con alcune specie di flora e fauna marina possono generare reazioni allergiche molto serie.
L’alga tossica è una microalga, l’Ostreopsis ovata, diffusasi recentemente anche nel Mediterraneo. E’ invisibile, date le sue dimensioni,  e vive sulle comuni alghe da scogli. Con la fioritura (quando la temperatura del sole è alta e il mare caldo) diviene tossica. Non è toccandola che ci si ‘contamina’, ma respirandola: gli spruzzi del mare a contatto con gli scogli generano ‘aerosol’, le cui tossine provocano difficoltà respiratoria, tosse, vertigini, starnuti, secrezione mucosa dal naso, febbre fino a 38°, mal di testa, nausea, vomito, diarrea, irritazione e bruciore agli occhi. Tutto passa in 24-48 ore. Bisogna per prima cosa, allontanarsi dalla riva, sciacquarsi bocca, naso e occhi con acqua dolce e stare all’ombra, in un luogo ventilato.
Il ‘Corallo di fuoco‘ o Millepora dichotoma può generare vere e proprie ustioni della pelle. Presente nel Mar Rosso, all’interno delle barrire coralline dell’Oceano Indiano, sulle coste dell’Australia e del Brasile. Una peluria quasi invisibile che ne ricopre la parte terminale, se sfiorata dal corpo, inietta nella pelle le sue tossine. Bruciore, arrossamento, gonfiore, ma specie il disorientamento, genera il veleno del Corallo. Informarsi perciò sempre della sua presenza nel luogo in cui ci si andrà anche a bagnare… Se toccati, sciacquare con acqua di mare ed applicare un gel astringente al cloruro d’alluminio.
Ed un simpatico consiglio per evitare ‘attacchi via aria’ da parte di insetti: non cospargersi il corpo con prodotti profumati, che attirano le ‘api’ come il miele…Ridiamoci su, ma sempre informandoci su specificità anche di questo tipo, nel nuovo luogo in cui il viaggio ci porta.

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